Tragedia sfiorata allo stabilimento militare di Baiano. Accuse pesanti: nessuna sicurezza. Le esplose una bomba "Mf2000" in faccia, facendole perdere la vista e sfregiandola per sempre. Lei che ad appena 23 anni era una lavoratrice precaria dello stabilimento militare di Baiano di Spoleto con qualche sommaria indicazione sulle procedure di emergenza da seguire mentre costruiva le bombe. E ora per quell'incidente che ha fatto emergere condotte "commissive e omissive" nell'assemblaggio degli ordigni militari e il pericolo per quel tipo di bombe a mano (un'intera partita finita sotto sequestro), il procuratore di Spoleto, Alessandro Cannevale, ha chiuso le indagini indagando nove persone per lesioni colpose gravissime e aggravate.
di Erika Pontini e Daniele Minni - La Nazione - 27 marzo 2019